28 aprile 2016 (Lunedì in albis) – Parco urbano dei Camaldoli e visita all’Eremo dei Camaldoli

Quota massima: Collina Camaldoli m. 485
Dislivello m. 470
Difficoltà: T
Il sentiero parte da Soccavo nella parte iniziale, si affaccia sul “Vallone del Verdolino”, un’incisione torrentizia vulcanico – tettonica inquadrata nella  dinamica geologica dei Campi Flegrei. Il “Vallone” decorre in direzione Nord-> Sud, dalla parte alta della “Collina” a Soccavo; ha notevole valore  naturalistico; infatti, alla sua imboccatura dal basso, è possibile osservare
la successione stratigrafica pressoché completa dei materiali che si sono  depositati nel corso dei “cicli” caratterizzanti le attività vulcaniche Flegree.
Pare che in questa area si snodasse l’antica Via “Vicinale Verdolino”, oggi > impraticabile, che raccordava i centri abitati dei “Camaldoli” e collegava Soccavo con Marano attraverso i Borghi di Camaldolilli, Cappella Cangiani, Guantai, oggi accorpati nel Rione “Arenella”.
Il sentiero porta all’area botanica “Francesco Luccio” situata sulla “Collina dei Camaldoli”, il più elevato tra i relitti di un antichissimo  vulcano flegreo denominato “Archiflegreo”,  il livello più alto è a m. 371 s.l.m.; il più basso a m. 333 s.l.m., la collina dei Camaldoli è alta m. 485.

L’area botanica è’ curata dai Volontari dell’Associazione “Agrifoglio” che provvedono anche alla sua manutenzione (pulizia, innaffiamento, falciatura, contenimento delle specie invasive, cura dei sentieri), si estende lungo il confine orientale – meridionale del “Bosco dei Camaldoli”,  zona di riserva integrale del “Parco Urbano dei Camaldoli”.

Dopo la visita sempre per sentiero si raggiungerà l’ Eremo, dove ci dove aspetterà la  guida per la visita del complesso monastico.
Direttore di escursione: Antonio Fiorentino 3337373268. Soci e non soci sono pregati di prenotare; il direttore sarà disponibile in sede a Castel dell’Ovo venerdì 25 marzo dalle 17 alle 18,30 per informazioni e per l’attivazione dell’assicurazione per i non soci.

Partenza ore 9,30 da Soccavo.

Come da tradizione di Pasquetta, tutti i partecipanti sono invitati a portare cibi o  bevande da condividere con gli altri escursionisti.