19 maggio 2017 – quarto incontro di conoscenza della disciplina yogica

Venerdì pomeriggio dal 7 Aprile alle ore 17 nei locali del ns. Museo a Castelo dell’Ovo condurrà gli incontri la nostra socia Angela Frate

Per informazioni e prenotazioni: Angela Frate  3406734961,  Antonio Fiorentino 3337373268   Gentili soci, Ho accettato di condurre degli incontri di conoscenza della disciplina yogica perché sono fermamente convinta che escursionismo e yoga possano interagire per contribuire alla migliore qualità della vita. La parola yoga significa unione. Lo yoga aiuta a contrastare quel senso di frammentazione che troppo spesso si avverte nel quotidiano. Lo yoga educa a prestare completa attenzione ad ogni attività del presente: come un bambino che tira il filo del suo aquilone per mantenerlo nell’orbita del proprio sguardo, la mente –aquilone tendente a vagare ovunque –  viene tenuta ferma alla sua base – il corpo- attraverso il filo del respiro. Dalla connessione mente-corpo  scaturiscono altre connessioni verso il basso e verso l’alto cioè con le radici del ritmo naturale del nostro organismo e con la nostra dimensione spirituale. La sadhana (incontro di pratica) di Hatha Yoga (un tipo di yoga centrato sulla dimensione fisica) mira quindi a ricondurci alla nostra fondamentale natura di esseri completi, corpo-mente-spirito. Nel corso dell’incontro sperimenteremo gli otto anga (aspetti) dell’Hatha Yoga:

  • Yama e Niyama (regole etiche)
  • Asana (posizioni fisiche per lo scioglimento delle tensioni muscolari)
  • Shatkarma (esercizi di pulizia)
  • Pranayama (cura del respiro)
  • Pratyahara (ritrazione dei sensi)
  • Dharana (concentrazione)
  • Dhyana (meditazione)

Ciascun aspetto ha lo scopo di rimuovere gli ostacoli piccoli e grandi i quali impediscono che la meravigliosa esperienza di connessione accada in qualsiasi istante della nostra esistenza. COSA PORTARE: Un tappetino per la pratica a terra e un plaid per il rilassamento;  abiti comodi, né troppo stretti né troppo larghi: qualcosa di più leggero per le pratiche di movimento e qualcosa di più caldo per il rilassamento a terra; niente collant o cinture; i calzini possono servire durante il rilassamento; un fazzolettino di carta ci sarà utile per la pulizia delle narici. Praticheremo senza scarpe. COSA NON PORTARE: “Nella mente di principiante ci sono molte possibilità, in quella da esperto poche” dice Suzuki- Roshi. Quindi lasciamo fuori dalla porta le nostre conoscenze ed esperienze pregresse e la naturale propensione al giudizio che tutti abbiamo. Saremo liberi di riprenderle all’uscita. Se la nostra tazza è già piena non potrà ricevere alcun’ altra goccia. Om Shanti Angela Frate