Domenica 18 marzo 2018 – Comitato Scientifico Regionale – Monte Bastiglia
COMITATO SCIENTIFICO REGIONALE CAMPANIA
ITINERARI CULTURALI IN CAMPANIA
In-Castello
Domenica 18 marzo 2018 ore 10:00
MONTE BASTIGLIA (719 M)
Direttori: Anna Maria Martorano tel. 338 9498941) Alfredo Nicastri tel. 349 402623
Percorso: Orignano, Chiesa di Santa Lucia (245 m) – Costa Santa Lucia – Monte Bastiglia (718 m),
Dislivello: 473 m
Durata: 4 ore
Difficoltà: E
Appuntamento: ore 10,00, raccordo SA-AV – uscita Baronissi Nord Lancusi, seguire a sx per Lancusi, dopo
50 m cartello Orignano sulla dx.
Il percorso ha inizio alle spalle della Chiesa di Santa Lucia a Orignano, frazione di Baronissi. Varcato un
cancello di legno, si imbocca un sentierino sulla sinistra che in breve raggiunge zigzagando, dopo circa 100
m di dislivello, il punto di attacco della Costa Santa Lucia. Di qui si procede in cresta, a tratti in ripida
ascensione, verso la vetta del Monte Bastiglia, in direzione Sud-Est. Una successione di cippi in pietra
conficcati nel terreno, indica il tragitto fino alla croce metallica che sormonta la cima. Lungo il percorso lo
sguardo progressivamente si allarga sia verso sud, in direzione delle colline salernitane e dei Monti Lattari,
che sul versante opposto, con vista su Pizzo San Michele e la dorsale dei Mai. Alle spalle il Vesuvio,
Montevergine ed i rilievi dell’avellinese. Dalla cima si comprende facilmente perché questa modesta altura
sia stata scelta in tempi remoti per costruirvi una chiesa-fortezza. Per la sua posizione isolata, infatti, essa
domina il fondo valle del fiume Irno, che sin dall’epoca romana costituiva il punto nevralgico del sistema
viario di collegamento tra l’alta Campania, il Golfo di Salerno e le coste calabresi. Nel Medioevo questo
tratto della Regio-Capuam era controllato da un sistema di ricetti fortificati in reciproco contatto visivo: a
Nord il Castello di Mercato San Severino, i cui imponenti resti sono ancora visibili sulla Collina del Palco che
domina la cittadina, a Sud il Castello di Salerno, sul Monte Bonadies, a difendere lo sbocco a mare della
valle, al centro il Monte Bastiglia, che dominava il tratto intermedio della grande viabilità sottostante,
fungendo da anello di congiunzione tra i primi due, nonché a occidente con il castello di San Mango.
Dell’antica fortezza restano oggi poche, ma a tratti imponenti, vestigia, soprattutto per quanto riguarda le
mura perimetrali. Il carattere ecclesiastico della fondazione è confermato dalle tracce di un catino absidale
esposto ad est, nonché da documenti attestanti, nel 1309, la dedicazione in questo posto di una ecclesia
Sancti Martini de Gaiano. La presenza di torri cilindriche lungo il perimetro delle mura sud-orientali, dove
doveva trovarsi anche l’ingresso principale alla fortezza, nonché di un alto dongione, anch’esso cilindrico,
posto nella zona sommitale e dunque privilegiata dell’insediamento, fanno pensare ad una edificazione
d’epoca normanna. Simili tipologie costruttive sono infatti presenti nei castelli di San Severino e San
Mango, che appunto in quel periodo venivano interessate da imponenti fasi costruttive. In mancanza di una
seria campagna di scavo archeologico, tuttavia, la chiesa-fortezza di San Martino di Gaiano resta ancora
tutta da scoprire.