Domenica 23 aprile 2023 – Monte Circeo

 

Domenica 23 aprile 2023

Parco nazionale del Circeo

Monte Circeo (541 m) da Torre Paola

Direttori: Eugenio Simioli 3387317749, Walter Iannaccone

Escursione A/RDislivello 650 m – Difficoltà: EE – Durata 7 ore escluso soste

Mezzi di trasporto: auto proprie

Colazione: al sacco – Acqua: da portare, almeno 2 litri

Appuntamento: contattare i direttori di escursione.

Equipaggiamento: Scarponcini e bastoncini da trekking , abbigliamento invernale a strati, t-shirt, mantellina per la pioggia, occhiali da sole, protezione solare, cappellino. Ricambio da lasciare in auto in caso di bagnata.

Criticità: Sentiero di cresta molto esposto e con poche possibilità di soste in gruppo

Descrizione del percorso:

Dopo tre ore di viaggio da Napoli al Circeo, compresa sosta Bar, alle ore dieci circa, giungiamo al punto di attacco con vista sulla spiaggia di Sabaudia in località Torre Paola, torre posta sul pendio del  M.Circeo a guardia dagli attacchi saraceni. Il fitto sentiero nel bosco di macchia mediterranea,  ci conduce verso l’attacco della cresta e dopo appena una mezzora di ripida e scivolosa salita, la prima  meraviglia, si apre d’improvviso, nella fitta vegetazione, una finestra  da cui ci affacciamo,  a 150m di quota a precipizio sull’infinito mare cristallino…. un tuffo  al cuore . Il nostro respiro  affannoso  e’ presto accompagnato dal sorriso che ci scambiamo,  meravigliati da tale improvvisa bellezza.

Attenzione,   la lunga cresta ha inizio,  frastagliata da rocce taglienti,  con alcuni passaggi di roccia che  suggeriscono  alcuni ad essere umili nel chiedere aiuto ai piu agili, e ad altri invitano ad essere gentil’uomini o gentil donne, nell’offrire prontamente tale aiuto a chi soffre di vertigini.  Sembra di volare verso il cielo come gabbiani, gli stessi che ci accompagnano nell’ascensione;  Senza battere le ali, ci affiancano, ci sorvolano,  si rituffano in direzione del blu’ del mare e risalgono velocissimi in direzione dell’azzurro cielo, noi no, questo non lo faremo, ma siamo felici per loro che possono farlo.

Non sosteremo mai, o pochissimo,  lungo la cresta,  causa il ristretto spazio che ci esporrebbe a cadute rovinose o peggio.  Nel procedere attenti alla sicurezza non perdiamo di vista la direzione della vetta che  appare e scopare  dietro altre  vette , cio’ la rende ancora piu’ preziosa, affascinante,  desideriamo conquistarla, per lei  ci sacrifichiamo  lottando  con i limiti delle nostre forze. Spesso mi chiedo se siamo noi a desiderarla o e’ lei a farsi desiderare da noi ma basta, smettiamo di pensare,  siamo arrivati in vetta  quale ricompensa…. quale ricompensa?  Tutto, nel senso che non ci manca nulla, viviamo un momento di  pace della nostra esistenza. Gli abbracci di vetta, ora che il covid non ci fa piu paura, sono un gradito dono  d’affetto, che nasce spontaneo per  quanto condiviso  lungo il sentiero e sono un ulteriore premio per chi li riceve e chi li offre.  Ritorniamo alle nostre auto  lungo una ripida e se e’ piovuto, scivolosa discesa, ma utilizzando i bastoncini da trekking  e procedendo con cautela, sani e salvi, grazie alla collaborazione reciproca di ognuno di noi, all’obbedienza alle regole di sicurezza, concludiamo  una indimenticabile domenica all’insegna della bellezza della natura, della vita, e dell amicizia.

Escursione riservata ai Soci CAI

Leggi e scarica la scheda dell’escursione