Aprile-maggio 2023 – Spedizione scialpinistica in India

Il CAI Napoli partecipa con il suo socio Giovanni Fortunato a una

 

Spedizione scialpinistica internazionale nella regione himalaiana del Himachal Pradesh

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Ecco quanto ci scrive per ora, e lo seguiremo ancora:

19 aprile 2023

L’obiettivo della spedizione è di esplorare e sciare cime nel massiccio del Mulkilia (6353 m) (32.5458333, 77.4116666) nella regione Himalayana del Himachal Pradesh, distretto di Lahaul and Spiti.

Il team per la spedizione è composto da 4 persone: Giovanni Fortunato (ITA, CAI Napoli), Lionel Masson (BE), Tanya Hauswirt (CH) e Luke Smithwick (USA), capo spedizione e responsabile della logistica. Il viaggio per arrivare è stato abbastanza lungo, siamo partiti da New Delhi alla volta di Manali (2000 m, Himachal Pradesh), qui abbiamo passato la prima notte ed organizzato un po’ di provviste e materiale, successivamente abbiamo superato l’Atal Tunnel sotto il Rohtang pass fino ad arrivare a Darcha (3400 m) e da qui fino al villaggio di Yocte (3500 m).

Il giorno successivo abbiamo iniziato con le prime rotazioni di acclimatamento fino a quota 4400; il primo giorno siamo dovuti tornare indietro causa condizioni nivologiche piuttosto pericolose, abbiamo raggiunto il colle il secondo giorno a 4850 m. Al momento il brutto tempo ci ha costretti a ritirarci a Keylong, principale centro del distretto dì Lahul, per evitare di rimanere bloccati dalla neve. L’idea per i prossimi giorni è di aspettare che la perturbazione passi e di spostarci verso il villaggio di Zing Zing Bar (4150 m) per continuare l’acclimatamento, sempre se la polizia ci rilascerà i permessi per andare oltre Darcha poiché la Manali-Leh Highway è ancora ufficialmente chiusa da Darcha in poi ed aprirà man mano che verrà sgomberata dalla neve.

Fino ad ora abbiamo riscontrato parecchie difficoltà nella scelta degli spot poiché la quota neve è molto variabile da valle a valle oltre che rispetto all’esposizione. Qui la dimensione delle montagne è impressionante e gli avvicinamenti possono essere parecchio lunghi e complessi.
In ultimo voglio fare nota riguardo al contesto culturale di questo distretto di Lahaul and Spiti. Questa è una delle zone meno meno popolate dell’India,  Il nome “Spiti” significa “La terra di mezzo”, cioè la terra tra il Tibet e l’India. La popolazione locale è di lingua kinnauri e segue il buddismo tibetano. Sono infatti  presenti numerosi monasteri in cui monaci conducono una vita tranquilla e meditativa, decisamente lontana dalla tipica frenesia indiana. Gli abitanti di queste valli conducono una vita semplice fatta di agricoltura e allevamento, in un ambiente estremate severo e prima dell’apertura del Atal tunnel nel 2020 rimanevano isolati per tutto l’inverno. Ad oggi il tunnel sta dando un enorme spinta all’economia locale.

27 aprile 2023

Buon pomeriggio, di seguito qualche aggiornamento sull’andamento della spedizione.

Alla fine i giorni passati a Keylong sono stati 4, la perturbazione ha accumulato mediamente 40/50 cm di neve fino a quota 3200 m, nei giorni seguenti abbiamo dovuto aspettare che il manto nevoso si assestasse perché si sono verificate numerose valanghe su tutti i versanti delle montagne indifferentemente dalle esposizioni. Purtroppo il nostro tentativo di avvicinarci a Zing Zing Bar e al Balalacha pass non è andato a buon fine perché la strada è stata interrotta da un enorme valanga e numerose piccole frane. 

Abbiamo deciso di ritornare al villaggio di Yotse, 3500 m, dove abbiamo speso due giornate di ottima neve avventurandoci più in fondo nella valle per sciare due linee molto estetiche che avevamo adocchiato la volta precedente ma che non sembravano ancora in condizione, a quota 4500 m la prima e a 4650 m la seconda.

Lunedì 24/04 ci siamo spostati nel villaggio di Piukar (3200 m), un piccolo villaggio sul versante opposto della valle rispetto alla Manali-Leh Highway. Qui, nei due giorni seguenti abbiamo trovato le migliori condizioni di neve fino ad ora. Le due ottime giornate meteo ci hanno permesso di fare una ricognizione della faccia NW della montagna il primo giorno facendo comunque 1000 m di dislivello fino a quota 4200 m. Il giorno seguente abbiamo provato ad arrivare al colle che da sull’altra valle in direzione di Sissu ma abbiamo dovuto desistere ad in ottantina di metri dal colle perché l’ultima rampa era troppo ripida e carica di neve, l’unico punto dove la neve non aveva ancora scaricato. Tutto sommato un’ottima giornata, con 1500 m di dislivello fino a quota 4750 m.

Purtroppo ancora non siamo riusciti a trovare condizioni sicure per arrivare su qualche cima ma la nostra condizione fisica cresce giorno dopo giorno e anche la confidenza con l’ambiente. Speravamo di poter passare qualche giorno a quote più alte per essere ancora più acclimatati ma più di così non è stato possibile. Oggi nevica e quindi riposiamo ed il programma è di iniziare a riavvicinarci verso Manali, fermandoci domani a Sissu per un’ultima uscita di acclimatatamento prima di organizzare tutto per il campo base.

Ancora non abbiamo deciso esattamente la posizione del campo perché aspettiamo di capire cosa succederà con la prossima perturbazione prevista per il 30/04 ma stiamo valutando due ghiacciai provenienti dal massiccio del Mulkila, entrambi con accesso dalla valle ad Est di Darcha: uno in direzione E e l’altro in direzione SE.